Condor e Luxair contro l’UE: nel mirino l’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa
Condor e Luxair — hanno presentato ricorsi distinti al Tribunale Generale dell’UE, contestando non tanto l’accordo in sé, quanto le modalità con cui è stato autorizzato.
L’acquisizione del 41% di ITA Airways da parte del Gruppo Lufthansa, approvata dalla Commissione Europea nel gennaio 2025 per 325 milioni di euro, non è passata inosservata. Dopo l’ok condizionato da Bruxelles, due vettori europei — Condor e Luxair — hanno presentato ricorsi distinti al Tribunale Generale dell’UE, contestando non tanto l’accordo in sé, quanto le modalità con cui è stato autorizzato. In entrambi i casi, al centro c’è la tutela della concorrenza e il timore di un mercato sempre più dominato da pochi grandi gruppi.
Condor: concorrenza distorta e ruggini storiche
Condor Airlines, ex sussidiaria leisure di Lufthansa (dal 1960 fino alla cessione completa nel 2009), è oggi uno dei suoi concorrenti più diretti sulle rotte tra Germania, Italia e le destinazioni turistiche di lungo raggio. La compagnia tedesca sostiene che le misure correttive imposte dalla Commissione, come la cessione di alcuni slot a Linate e Fiumicino a vettori concorrenti (come EasyJet), siano insufficienti a garantire condizioni eque. L’integrazione di ITA nel gruppo Lufthansa aumenterebbe la pressione sulle compagnie indipendenti e ridurrebbe le alternative per i passeggeri.
Al di là degli aspetti tecnici, pesa anche il deterioramento dei rapporti tra le due compagnie. Fino al 2024, Condor utilizzava ancora feeder Lufthansa e il programma Miles & More. Ma il tribunale federale tedesco ha messo fine alla collaborazione, aprendo una frattura definitiva. Oggi Condor è diretta concorrente anche di Discover Airlines, vettore leisure lanciato da Lufthansa nel 2021 proprio per presidiare lo stesso segmento.
Luxair: esclusa dagli slot a Linate
Meno visibile ma altrettanto significativa la mossa di Luxair. La compagnia del Lussemburgo ha presentato un ricorso mirato: non si oppone all’acquisizione, ma contesta il modo in cui sono stati distribuiti gli slot resi disponibili a Linate come misura compensativa. Secondo Luxair, assegnare tutti gli slot a un unico vettore penalizza i player regionali, compromettendo l’accesso a uno degli scali più importanti per il traffico d’affari tra Italia ed Europa.
Il nodo centrale, per Luxair, è la disparità: la Commissione, sostiene, ha sovrapposto due ambiti distinti (concorrenza sulle rotte e accesso agli aeroporti) senza garantire reale pluralismo. Il risultato? Un vantaggio ulteriore per chi è già forte, mentre le compagnie minori restano tagliate fuori.
Europa a rischio concentrazione
Le due cause separate (ma convergenti negli effetti) sollevano una questione più ampia: quanto spazio resta per la concorrenza reale in un mercato dove Lufthansa, Air France-KLM e IAG continuano a rafforzarsi? La Commissione ha imposto condizioni, ma la loro efficacia è ora messa in discussione da chi teme che non bastino a tutelare la varietà del panorama europeo. E che, di fatto, si stia certificando una nuova forma di monopolio soft.
I tribunali dell’UE saranno ora chiamati a pronunciarsi. Ma già oggi, le mosse di Condor e Luxair sono un segnale chiaro: le piccole compagnie non sono più disposte ad accettare passivamente l’egemonia dei grandi gruppi.
Anche a costo di sfidare l’arbitro.